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MARSS. Il MusAB prende vita, voce e movimento grazie all’Extended Reality

Grazie al progetto MARSS (MusAB in Augmented Reality from Science to Society), finanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito dei “Luoghi di innovazione culturale” e di cui il Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano è partner di progetto, il Museo Astronomico di Brera (MusAB), ha appena inaugurato una nuova modalità di visita basata su due diverse tecnologie di Extended Reality quali la Realtà Aumentata e la Realtà Virtuale.

Nato nel 2015 come Museo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e riconosciuto da Regione
Lombardia come collezione museale, il MusAB ospita nella Galleria una raccolta di preziosi strumenti utilizzati dagli astronomi di Brera a partire dal 1760. Del Museo fanno parte anche la Cupola Schiaparelli e il telescopio utilizzato dal celebre astronomo per le storiche osservazioni del pianeta Marte.
L’obiettivo del progetto MARSS è stato quello di creare una collezione museale “parlante”, che possa guidare il visitatore alla scoperta dell’astronomia, della sua storia e del ruolo dell’Osservatorio nel contesto della città di Milano, facendo del MusAB un unicum nel panorama nazionale: uno straordinario luogo di intersezione tra scienza e storia.

Il percorso museale ha lo scopo di illustrare il lavoro dell’astronomo, guidando l’utente attraverso sei sezioni (Cosa fa l’astronomo?, Osserva, Scopre, Misura, Rappresenta, L’osservatorio oggi). Dal marzo 2023 queste sezioni sono arricchite da pillole multimediali, audio e in Realtà Aumentata, sviluppate dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano, fruibili dall’utente tramite un’applicazione scaricabile sul proprio dispositivo. Due sono i percorsi a disposizione dell’utente: un percorso per adulti e un percorso KIDS pensato per ragazze e ragazzi dagli 8 ai 13 anni.

Le pillole in Realtà Aumentata sono attivabili inquadrando con lo smartphone alcune illustrazioni posizionate all’interno della Galleria. Attivando il contenuto aumentato inizierà la narrazione attraverso modelli 3D, testi, audio, video e immagini descrittive del percorso. “Con MARSS abbiamo voluto immaginare e progettare una nuova esperienza di visita al MusAB, interattiva e coinvolgente,” racconta Marina Carulli, professore associato presso il Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano e responsabile della parte tecnologica del progetto “Per farlo, abbiamo realizzato un’applicazione che possa guidare il visitatore alla scoperta del modo di pensare e di agire degli astronomi, mettendo al suo servizio alcune tecnologie di Extended Reality, sempre più diffuse in vari ambiti ed efficaci nel supportare l’immaginazione e l'apprendimento.”

Considerando gli strumenti presenti all'interno della Galleria e i contenuti educativi da trasmettere, sono stati adottati diversi approcci per la progettazione dei contenuti in Realtà Aumentata di ogni pillola: la ricreazione virtuale di antichi strumenti astronomici, l’applicazione di contenuti aumentati ai pannelli grafici esplicativi e l’applicazione di contenuti aumentati direttamente sugli antichi strumenti astronomici.

Inoltre, uno dei temi più importanti relativi alla collezione è quello di Marte e delle mappe realizzate dall’astronomo Schiaparelli. A questo scopo, un quarto approccio è stato adottato al fine di simulare l’esplorazione del pianeta da parte degli astronomi nell’arco dei secoli, con particolare attenzione nella rappresentazione digitale della sua superficie e delle sonde che ne hanno permesso lo studio. Nell’arco della visita l’utente è chiamato a effettuare semplici interazioni (utilizzando lo schermo touch del dispositivo) diventando protagonista attivo dell’esperienza: ad esempio, è possibile seguire il percorso della luce all’interno dello spettrografo, sistemare le lenti all’interno dei telescopi per correggerne la visione, provare a stimare la distanza tra due oggetti in cielo.

L’App MARSS prevede anche una sezione “Museo diffuso” con 4 pillole che, l’utente potrà attivare in quattro luoghi di Milano di particolare importanza per l’astronomia: il palazzo di Brera, il Cupolino dell’Orto Botanico, la statua di Boscovich ai giardini Indro Montanelli e la meridiana del duomo di Milano.
La Realtà Virtuale consente, invece, di visitare la Cupola Schiaparelli, altrimenti raggiungibile solo in piccoli gruppi per ragioni di sicurezza. All’utente, attraverso l’utilizzo di Oculus, verrà data la possibilità di interagire con gli oggetti virtuali presenti nella Cupola, in modo da attivare spiegazioni e approfondimenti che accompagneranno il visitatore a partire dagli studi di Giovanni Schiaparelli fino a camminare sul pianeta Marte.

“MARSS restituisce al cittadino il suo legame con il cielo e l'astronomia,” spiega Ilaria Arosio,
responsabile dei contenuti del progetto per l’INAF OAB e responsabile dei servizi educativi del MusAB. “Da migliaia di anni gli uomini guardano il cielo a occhio nudo o attraverso telescopi. Ora, grazie all’Extended Reality possiamo immedesimarci nel ruolo dell'astronomo, comprenderne le sfide e le azioni. E capire che tutto ciò che appare così distante ha innumerevoli legami con la nostra vita quotidiana, dalla misura del tempo a quella dello spazio, passando per i cambiamenti climatici, le innovazioni tecnologiche e la vita sul pianeta Marte”

Il progetto è stato realizzato grazie alle competenze del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano sulla base dei contenuti raccolti e custoditi dall’INAF – Osservatorio Astronomico di Brera con il contributo di Engineering Associates, Zelda Compagnia Teatrale Professionale, Box Record e Fondazione Politecnico di Milano.