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Progetto SBLINK vincitore del Bando Ricercatori DMEC nell'ambito delle attività del progetto LIS4.0

Bando Ricercatori – di Stefano Foletti, Delegato in Giunta alle Politiche “Giovani”

L’iniziativa del Dipartimento di Meccanica “Bando Ricercatori” vuole finanziare attività di ricerca proposte, coordinate e svolte dai ricercatori. Si configura, in termini di partecipazione, come un bando competitivo in cui il proponente, in qualità di responsabile scientifico, deve identificare l’argomento di studio e dar vita ad un gruppo di ricerca, facendo convergere diverse competenze. Il requisito fondamentale per la partecipazione al bando è dunque l’interdisciplinarità e lo scopo è quello di creare sinergie tra i ricercatori delle varie Sezioni del Dipartimento di Meccanica ma anche di coinvolgere quelli di altre Università italiane o estere. Per l’edizione 2020 si è deciso di sostenere progetti di ricerca legati alle tematiche identificate in LIS4.0 (Lightweight and Smart Structures for Industry 4.0), progetto finanziato dal MIUR nel quadro dell’iniziativa “Dipartimenti di Eccellenza”. La sfida è stata raccolta da quattro ricercatori che hanno saputo dar vita a una proposta costruendo, attorno ad un’idea, un vero e proprio gruppo di ricerca con competenze trasversali: Stefano Arrigoni con il progetto “Intelligent Transportation Services for POLIMI (ITS 4 POLIMI), Marta Gandolla con il progetto “Smart Bio-inspired Link (SBLINK)”, Ali Gökhan Demir con il progetto “Laser Induced Forward Transfer based micro to nanometric multimaterial Additive Manufacturing (LIFT4AM)” e Michele Vignati con il progetto “Independently driven vehicles dynamics and control (iWD)”. “Un’iniziativa riuscita”, questa l’opinione comune della Commissione Giudicatrice che ha avuto il non facile compito di decidere quale progetto finanziare, data la qualità, l’organizzazione e l’interdisciplinarità di tutte le proposte ricevute. La selezione, effettuata sulla base dei criteri di valutazione e dei punteggi indicati a bando, ha visto vincitore il progetto SBLINK. Concludo invitando tutti i ricercatori del Dipartimento di Meccanica a partecipare all’edizione 2021 che verrà presentata a breve.

Il progetto SBLINK – di Marta Gandolla, Direttore Scientifico

Il “Bando Ricercatori” è stata in primis l’opportunità di creare una rete di collaborazione tra colleghi all’interno del Dipartimento, specialmente per me che ho iniziato a Settembre 2020. Il team che lavora al progetto SBLINK è fortemente multidisciplinare e formato da persone con solide conoscenze su tecnologie abilitanti diverse e complementari (Biomeccanica, Design, Materiali, Manufacturing, sensoristica e Monitoraggio). Il team è composto da me, Marta Gandolla, e altri quattro giovani ricercatori del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano: Luca Patriarca, Paolo Parenti, Diego Scaccabarozzi e Niccolò Becattini. Inoltre, il team gode del supporto di una commissione esterna composta da docenti internazionali esperti del settore.

La maggior parte delle invenzioni, come un tempo fu la ruota, sono state progettate per ridurre lo sforzo e contemporaneamente migliorare la produttività e garantire la sicurezza. I Disturbi Muscoloscheletrici (DMS) legati al lavoro, che colpiscono in particolar modo la regione lombare, sono la principale causa di infortuni sul lavoro e rappresentano i costi che gravano maggiormente per l’affiancamento al lavoratore a causa della ridotta produttività. La pandemia di Covid19 ne ha aumentato l’insorgenza. Prendersi cura dei pazienti ha inciso particolarmente nell’insorgenza di dolori lombari in coloro che forniscono assistenza professionalmente e non. Nei magazzini delle grandi catene di distribuzione, si è verificato un aumento significativo di lavoratori a rischio con il crescere dell’e-commerce.

Il progetto SBLINK accetta la sfida che ha come obiettivo quello di eseguire una caratterizzazione della spina dorsale durante un movimento target e definirne un ambiente di simulazione per testare l’effetto di queste soluzioni sulla parte lombare umana, ottenute grazie a tecnologie abilitanti. Seguirà lo sviluppo di un primo prototipo fisico del simulatore concettualmente formato da tre strati interconnessi che trovano ispirazione nella modalità di funzionamento della regione lombare dell’uomo.
Lo STRATO OSSEO costituisce funzionalmente il supporto strutturale. Questo strato sarà composto di mattoncini simili in struttura alle vertebre, dotate di specifiche caratteristiche meccaniche per il supporto del peso a livello lombare, grazie a piccole deformazioni e alla struttura bio-ispirata con specifiche caratteristiche meccaniche che si adattano al livello della fatica da sopportare.
Lo STRATO SPINALE funzionalmente connette gli elementi dello strato osseo. La spina dorsale permetterà l’interconnessione tra I mattoncini che compongono lo strato osseo.
Lo STRATO PERCETTIVO rappresenta funzionalmente l’abilità dei recettori del corpo umano di mappare il livello di stress meccanico. Lo strato percettivo permetterà la mappatura costante delle effettive condizioni di stress a livello della spina dorsale.
Riducendo e modificando il carico muscoloscheletrico, i dispositivi come SBLINK potrebbero ridurre l’insorgenza di malattie lavorative e ridurre i costi legati alla salute e della mancata produttività associati ai disturbi dovuti alla ripetitività dei gesti lavorativi.

Infine, con profondo dolore, ricordiamo Francesco Rosa, membro della squadra di progetto che purtroppo ci ha lasciati a inizio mese. Il suo compito era quello di condurre la progettazione dell’embodiment di SBLINK, parte fondamentale del progetto così come lo era lui per il team. Al dolore di questa notizia, pensiamo sia importante associare la gratitudine per averlo conosciuto, per la sua disponibilità e professionalità. Grazie Francesco, ci mancherai.